venerdì 20 settembre 2013

"Zigulì" di Massimiliano Verga



Avevo letto la recensione del libro. Avevo guardato l'intervista di Daria Bignardi all'autore.
Insomma, sapevo di cosa si parlava e in che toni.
Eppure non ero preparata. Leggere questo libro è come essere immersi in un catino di acqua ghiacciata: dà i brividi, mette a disagio e congela i pensieri.
Non so dire se mi è piaciuto, Per il momento sono rimasta invischiata in una serie di pensieri neri e densi come il petrolio.

Non so bene cosa provare per quest'uomo: un po' lo odio, un po' cerco di capirlo, un po' mi fa una pena infinita (non sarebbe contento credo di questo mio giudizio) e un po' lo sento vicino e lo stimo per la costanza e la presenza accanto a suo figlio.
Certo è che la storia di Moreno e della sua famiglia sconvolge, lascia basiti e inermi. L'unica cosa che si riesce a pensare, sentendosi in colpa subito, è: "per fortuna non è successo a me"

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